Hai acquistato un macinacaffè e vuoi conoscere tutti i passaggi e le procedure di manutenzione da effettuare sul dispositivo, per preservare al meglio le sue funzionalità e la durevolezza dei componenti? In questo articolo scopriremo nel dettaglio come smontare le macine del nostro macchinario per procedere alla loro pulizia. Inoltre, analizzeremo quali sono gli altri componenti di cui è dotato questo apparecchio, comprendendo le loro funzionalità e l’importanza di sottoporre ogni elemento a un’accurata pulizia, su base regolare. Il tutto sarà corredato di video esplicativo, al fine di comprendere meglio i vari passaggi e le operazioni da effettuare.
Come pulire le macine
Cerchiamo di capire come effettuare la pulizia delle macine del nostro macinacaffè, da effettuarsi alla fine del servizio del nostro locale. Se invece si dispone di un prodotto per impiego casalingo, l’operazione andrà effettuata ogni 3-4 kg di caffè macinati, per rimuovere tutte le incrostazioni. Guardiamo insieme questo video, per poi riassumere tutte le fasi che dobbiamo mettere in pratica al fine di operare una procedura di igienizzazione completa.
Per svolgere l’operazione di igienizzazione delle macine, possiamo ricorrere a due differenti tecniche. La prima prevede l’impiego di pastiglie o polveri appositamente create, mentre la seconda ricorre unicamente a un panno asciutto. Vediamo nel dettaglio le due procedure.
- Modalità con apposito detergente: la prima operazione da effettuare è quella di rimuovere i chicchi di caffè dalla campana, conservandoli al fresco e all’asciutto all’interno di un apposito contenitore. La temperatura a cui sono esposti i grani non deve essere superiore ai 20 gradi. Successivamente, senza smontare alcun componente, sarà sufficiente versare un apposito prodotto pulente all’interno delle macine e lasciare che svolga la sua azione igienizzante. Uno dei vantaggi di questo procedimento è rappresentato dal fatto che non andremo a compromettere in alcun modo la regolazione del nostro livello di macinatura.
- Operazione senza l’uso di prodotti specifici: in questo caso, bisognerà rimuovere la ghiera di regolazione, svitandola in senso orario. Successivamente, occorrerà svitare il portamacine superiore e pulire le macine mediante l’aiuto di un pennello e un panno asciutto. Una volta completata la pulizia, tutti i componenti dovranno essere correttamente riposizionati e si dovrà provvedere al settaggio del livello di macinatura.
Altri componenti
Quali sono gli altri elementi, oltre alle macine, responsabili dell’azione tritante del dispositivo, che compongono il macinacaffè? A quali funzioni assolvono? Scopriamolo all’interno di questo paragrafo.
- Campana: è il contenitore in cui vengono inseriti i chicchi da macinare. La sua capienza è diversa per ogni modello. Generalmente, questo elemento è realizzato in vetro o plastica trasparenti, in modo da consentire di visionarne il contenuto.
- Dosatore: si tratta del contenitore all’interno del quale viene erogata la miscela, una volta pronta. Permette di dosare la quantità di cui si necessita, funzionando sia in maniera manuale che automatica, a seconda del fabbisogno del momento.
- Valvole: si tratta di elementi che appartengono al sistema di raffreddamento di cui sono dotati i macinacaffè professionali. Infatti, essendo in costante funzionamento e lavorando a pieno regime, questi dispositivi necessitano di un espediente che abbassi la temperatura dei componenti interni, in primis del motore, evitandone il surriscaldamento e l’eventuale danneggiamento.
Operazioni di manutenzione
Quali sono le altre procedure di manutenzione che potremmo dover mettere in pratica sul nostro macinacaffè? Elenchiamole all’interno di questo paragrafo.
- Pulizia degli altri componenti: non è fondamentale igienizzare unicamente le macine del dispositivo, ma anche tutti gli altri elementi che compongono il macinacaffè. Prima di tutto, bisognerà dedicarsi alla pulizia dei filtri e portafiltri, perché al loro interno possono rimanere intrappolati residui di acqua, miscela e oli estratti dai chicchi, che se non accuratamente rimossi andrebbero ad accumularsi all’interno dei condotti del nostro macchinario. Successivamente, sarà opportuno effettuare l’igienizzazione delle guarnizioni, al fine di rimuovere eventuali eccessi, mediante l’ausilio di un apposito spazzolino. Un’ulteriore operazione fondamentale è rappresentata dalla pulizia della campana. Per far ciò, bisognerà svitarla e procedere al lavaggio ricorrendo a un detergente neutro e ad acqua tiepida. Dopo aver svolto questa procedura, dovremo sciacquare accuratamente e assicurarci che il contenitore sia completamente asciutto, per poi procedere ad installarlo nuovamente al suo posto.
- Operazioni di sostituzione dei pezzi: oltre all’igienizzazione dei componenti del macinacaffè, potremmo doverci dedicare al ricambio di elementi usurati o danneggiati. In questo caso, la situazione più comune è rappresentata dalla sostituzione delle macine, soggette a perdita di efficienza a causa dell’uso prolungato. Per quanto riguarda le macine coniche, esse sono caratterizzate da una maggiore resistenza e durevolezza. Infatti, possono macinare fino a 1000 kg di caffè. Il loro costo, tuttavia, è decisamente elevato. Infatti, i pezzi di ricambio di questa forma possono avere un prezzo che raggiunge anche i 150 euro. Le macine piane, invece, hanno una durata inferiore e possono tritare fino a 500 kg di chicchi prima di usurarsi. La loro sostituzione, comunque, risulterà anche meno dispendiosa rispetto agli elementi conici. Infatti, esse hanno un costo che si aggira intorno ai 60 euro.