Se per voi il caffè rappresenta una bevanda di cui non è possibile fare a meno per iniziare la giornata partendo con il piede giusto, oppure un momento di piacere da ritagliarsi ogni volta che avete necessità di una pausa o di ricaricare le energie, il macinacaffè è un acquisto che dovreste prendere in considerazione. Questo strumento, infatti, consente di realizzare una miscela istantanea e fresca da utilizzare per la preparazione del caffè, sostituendola alle classiche buste di caffè tritato presenti sugli scaffali del supermercato. La differenza tra le due macinature consiste nel fatto che nel primo caso le proprietà organolettiche dei chicchi di caffè sono mantenute appieno, poiché non vengono compromesse da tempistiche di conservazione eccessivamente lunghe. Ciò permette di sprigionare totalmente l’aroma e l’intensità tipici del caffè, soddisfacendo anche le papille gustative dei consumatori più esigenti. In questo articolo scopriremo a cosa serve il dosatore e quali sono le differenze tra i macinacaffè dotati di questo componente e quelli che invece ne sono sprovvisti.
Cos’è e come funziona
Il dosatore è un contenitore all’interno del quale viene riversata la miscela pronta, preparata a seguito dell’operazione di macinatura dei chicchi. I dispositivi dotati di questo componente, a differenza di modelli più economici, sono caratterizzati dalla presenza di due contenitori: il primo è noto come campana. Al suo interno, è necessario inserire i grani da tritare. Il secondo è appunto il dosatore, che contiene il prodotto finito. Solitamente, i prodotti professionali e semi-professionali appartenenti alla fascia di prezzo medio-alta sono dotati di questi elementi. Un’ulteriore funzione svolta dal dosatore è quella di dosare la quantità di miscela. Inoltre, è presente una bandiera di raschiamento che smuove la miscela, impedendo in tal modo alla polvere di attaccarsi alle pareti del contenitore.
Modalità di erogazione
Come anticipato nel capitolo precedente, uno dei più importanti compiti del dosatore è quello di dosare la quantità di miscela. Un aspetto fondamentale è quello di assicurarsi di tritare un quantitativo di chicchi sufficienti a coprire un fabbisogno specifico, che permetta di consumare la macinatura entro poche ore. Infatti, conservare troppo a lungo la miscela potrebbe comprometterne sapore e aroma. Capiamo ora quali sono le diverse modalità di erogazione di questo componente.
- Manuale: è necessario azionare manualmente il dispositivo per ottenere la quantità di macinatura desiderata. Si tratta di un’impostazione che è consigliato selezionare nelle ore di poca affluenza, per evitare di eccedere con un quantitativo non necessario. Basti considerare che secondo alcuni esperti il caffè preparato al mattino risulta di qualità inferiore proprio a causa del fatto che si usa una miscela tritata il giorno prima.
- Spegnimento automatico: questo procedimento può essere attuato nei momenti della giornata con maggior afflusso di clienti. Attraverso questa modalità, sarà possibile selezionare il quantitativo di caffè da macinare e lasciare che il macchinario svolga in maniera del tutto automatica la funzione di tritatura. L’azione delle macine verrà interrotta una volta raggiunta la quantità precedentemente impostata.
- Interruzione e riavvio automatici: tale modalità è particolarmente indicata nel caso in cui il locale sia molto affollato e ci sia necessità di lavorare a ritmi sostenuti e a pieno regime. In questo caso, il macinacaffè erogherà la quantità di miscela precedentemente impostata dall’utente, arrestando l’operazione di tritatura in maniera automatica. Una volta che il quantitativo di macinatura sarà inferiore a una certa soglia, le macine entreranno nuovamente in funzione per provvedere alla produzione di una ulteriore dose.
Proprio per via delle alte prestazioni e della qualità eccellente offerta dal funzionamento dei dispositivi dotati di dosatori, questa particolare tipologia di macinacaffè è progettata principalmente per uso professionale, all’interno di bar, coffee shop e coffee corner. La presenza del dosatore consente di far fronte a un’ampia domanda in tempi decisamente brevi, senza compromettere la qualità della macinatura ottenuta. Il costo di tali macchinari è equiparato al pregio dei materiali e alle funzionalità altamente performanti offerte.
Manutenzione e pulizia
L’igienizzazione dei vari componenti del macinacaffè è fondamentale. Infatti, durante il processo di tritatura i chicchi rilasciano un olio che, se non rimosso accuratamente, rischia di irrancidire e contaminare il quantitativo di grani che sarà inserito durante le operazioni successive. Per questo, è necessario pulire il dosatore una volta a settimana. Bisognerà pulire la stella ricorrendo all’aiuto di uno spazzolino, mentre le pareti del contenitore dovranno essere igienizzate e sgrassate con un panno umido. Per la pulizia degli altri elementi del macinacaffè, si dovrà ricorrere ad amido tritato, in grado di eliminare i residui di caffè dalle macine, e a un detergente neutro per il lavaggio della campana. Si tratta di un procedimento pratico e semplice, poiché tale contenitore è staccabile e igienizzabile separatamente. Un’accortezza importante è rappresentata dall’asciugatura completa della campana, prima che venga nuovamente assemblata sul dispositivo. Svolgere queste operazioni è di estrema importanza, poiché permette di mantenere inalterata la qualità e il sapore della miscela.