Hai trovato un vecchio macinacaffè in soffitta e vuoi dargli vita nuova? I tuoi nonni ti hanno regalato questo prezioso strumento, simbolo di un’epoca dal gusto classico, e tu sei intenzionato a restaurarlo? In questo articolo proporremo una pratica e semplice guida, che illustrerà passo passo come realizzare questo proposito.
Origini e storia
I macinacaffè hanno origini antichissime: i primi prototipi di questi dispositivi risalgono al XVII secolo. Con l’importazione in Europa dei chicchi di caffè, infatti, iniziò a profilarsi l’esigenza di strumenti che potessero essere utilizzati per sminuzzare i grani, in modo da ottenere la miscela da impiegare per la preparazione della bevanda. I primi macinacaffè sono stati realizzati in Turchia e diffusi nei paesi europei. Nell’Ottocento, la Francia iniziò a produrne di propri, realizzando dei veri e propri capolavori. Tali strumenti, in oro, argento e legno pregiato, erano riservati ai nobili e venivano prodotti e decorati a mano da esperti artigiani. Successivamente, furono immessi sul mercato anche dispositivi alla portata di tutti. Infatti, il caffè era diventato un bene di consumo meno lussuoso, e di conseguenza più economico. I nuovi macinacaffè, tuttavia, risultavano decisamente spartani e privi del gusto e del vezzo di quelli riservati alle tasche dell’aristocrazia.
Come sono fatti
Quali sono i principali componenti e le modalità di funzionamento dei macinacaffè? Poiché il nostro articolo tratta di dispositivi da restaurare, in questo paragrafo analizzeremo esclusivamente le caratteristiche degli strumenti manuali, più antichi. Si tratta di dispositivi che funzionano senza alcun bisogno di corrente elettrica. Vediamo insieme da quali elementi sono formati.
- Macine: responsabili dell’azione di macinatura, questi componenti sono in ceramica. Per tritare i chicchi di caffè esercitano un movimento di pressione, che frantuma i grani riducendoli in polvere. Si tratta di una modalità di macinatura che consente alla miscela di sprigionare al meglio il proprio gusto e aroma, poiché durante la tritatura i chicchi non sono sottoposti a stress e le loro proprietà organolettiche non vengono compromesse in alcun modo.
- Manovella: disposto nella parte superiore del macinacaffè manuale, questo dispositivo deve essere girato affinché le macine possano entrare in funzione. Dalle tempistiche di macinatura dipende la granulometria della miscela: più tempo si impiegherà e maggiormente fine risulterà la sua consistenza.
- Contenitore: si tratta dell’elemento deputato a contenere i chicchi di caffè. Nei modelli più antichi è costituito da una sorta di ampolla in metallo. La sua capienza non è particolarmente ampia. Per questo, tale dispositivo si adatta per un utilizzo limitato e irregolare.
- Cassettino: questo componente serve a contenere al proprio interno la miscela di caffè ottenuta dalla macinatura dei chicchi.
Per quanto riguarda i materiali con cui questi dispositivi venivano realizzati, tra quelli più gettonati c’erano legno, ferro smaltato, ghisa, rame e latta. Ogni materiale, ovviamente, rispecchiava un certo stile dello strumento, che ben si adattava ai gusti dell’epoca.
Perché restaurarli
Tra i principali motivi che dovrebbero spingerci a recuperare un vecchio macinacaffè, c’è sicuramente il loro valore, sia a livello storico che in qualità di veri e propri pezzi di arredamento. Risistemare questo strumento ed esporlo nella propria abitazione potrebbe conferire un tocco di unicità ed originalità ai propri ambienti. Infatti, il macinacaffè non ha solo una funzione di tritatura dei chicchi per la realizzazione di una miscela fresca e di ottima qualità, ma può abbellire e personalizzare la nostra casa. Inoltre, dare il giusto valore a strumenti della tradizione, in particolare se ereditati dai propri avi, è un modo per ristabilire un legame con le proprie origini e il proprio passato. Così facendo, si potranno sentire sempre vicino familiari che oggi non ci sono più, utilizzando gli stessi dispositivi che un tempo usavano loro per svolgere le normali attività quotidiane.
Come fare
In questo paragrafo scopriamo una serie di trucchi e consigli che ci aiuteranno a rimettere a nuovo un macinacaffè da restaurare.
- Pulizia delle parti metalliche: lo strumento è composto da diversi elementi in metallo, come manovella e pomelli, che possono essersi anneriti per via del passare del tempo. Come ovviare al problema e rendere di nuovo luminosi e splendenti questi componenti? Sarà più che sufficiente utilizzare la lana d’acciaio. Si tratta di un insieme di filamenti di acciaio, molto sottili e flessibili, da strofinare contro le parti scure, in modo da scrostare lo sporco. Il suo costo è estremamente basso, ma la sua azione risulta di grande efficacia, purché siate pronti a usare olio di gomito.
- Sistemare il legno: se il macinacaffè è in legno, molto probabilmente risulterà danneggiato e di colore opaco. Il consiglio è di procedere a verniciarlo, scegliendo il colore che più preferisci. Prima, però, dovrai eliminare lo strato di vernice vecchia e usurata. Infine, potrai scegliere di fissare la nuova tonalità usando l’olio di lino, che garantirà brillantezza e luminosità al colore.
Idee e creatività
Anziché limitarti a ringiovanire l’aspetto del tuo macinacaffè vintage, puoi scegliere di utilizzare colori diversi, tinte a fantasia e altri espedienti. In questo modo, il tuo dispositivo risulterà unico nel suo genere e diventerà la tua opera d’arte. Se sei amante dello stile classico e del gusto raffinato, la soluzione più adatta è quella di replicare le caratteristiche originarie del tuo macchinario. Se, invece, ami lo stile shabby-chic, puoi scegliere di impreziosire il tuo dispositivo con fiori finti dai toni pastello, stampe eccentriche, accessori come cuori, pennacchi e altre applicazioni.
Cosa usare?
Di quali attrezzi avrai bisogno per procedere con il restauro del tuo macinacaffè? Vediamo insieme gli strumenti del mestiere indispensabili.
- Lana d’acciaio: a seconda del grado di ruggine da eliminare, potrai optare per un prodotto più o meno robusto.
- Vernice, pennelli e lucidante: ti serviranno per dare un nuovo strato di colore al macinacaffè, rendendo il suo aspetto più curato.
- Dispositivi di protezione: se sarai a contatto con materiali tossici, è consigliabile proteggere la pelle e le vie aree tramite l’utilizzo di guanti e mascherina.
Potrai acquistare questi strumenti in qualsiasi ferramenta, rivenditore specializzato o negozio di bricolage. Il costo del kit di restauro non è eccessivo e ti consente di realizzare un lavoro più che soddisfacente, senza spendere una fortuna.