Hai deciso di acquistare un macinacaffè non solo per utilizzarlo per la tritatura dei chicchi? Vuoi avvalertene anche per effettuare altre preparazioni in cucina, come pesto, passate e creme? In questo articolo analizziamo caratteristiche e funzionamento di tutti quei dispositivi versatili e multitasking, che rappresentano ottimi alleati per la realizzazione di numerosi manicaretti. Nello specifico, comprenderemo le modalità attraverso le quali i semi di lino vengono macinati ricorrendo all’utilizzo del macinacaffè.
Consigli e benefici
I semi di lino sono composti da numerosi nutrienti, tra cui minerali come rame, fosforo e magnesio, e acidi grassi. I benefici apportati dall’assunzione di quei alimenti sono numerosi. Essi, infatti, possono essere impiegati come rimedi naturali contro la cistite e la stipsi. Si tratta di un cibo insapore, ma che può essere aggiunto a diverse preparazioni in virtù delle sue proprietà anti-infiammatorie. Ad esempio, potrai aggiungere semi di lino all’insalata o a colazione, insieme allo yogurt. Non solo: questi fantastici alimenti potranno essere inseriti all’interno dell’impasto per pizza o pane, oppure per la preparazione di zuppe e brodo vegetale. Tuttavia, per via della loro composizione, se assunti interi i semi di lino rischiano di transitare nell’intestino senza che i loro micronutrienti vengano assorbiti. Per tale ragione è necessario macinarli.
Come sono fatti
Ci sono diversi prodotti che possiamo impiegare per macinare i semi di lino. Se non hai l’attrezzo apposito che ti consente di tritare i vari semi, infatti, potrai ricorrere al macinacaffè e ottenere un risultato ugualmente soddisfacente. In particolare, sono due i prodotti che potrai impiegare:
- macinacaffè manuale, composto da un’ampolla deputata all’inserimento dell’alimento da macinare, un cassettino all’interno del quale viene riversata la miscela, una volta pronta, delle macine preposte all’azione di tritatura vera e propria e una manovella, che aziona le macine. Trattandosi di un dispositivo manuale, sarà necessario girare la manovella per il tempo sufficiente ad ottenere la macinatura dello spessore desiderato. Questo strumento è perfetto anche per la macinatura di erbe aromatiche e semi, tra cui quelli di lino. Tieni in considerazione, però, che le quantità che il macinacaffè è in grado di tritare sono limitate e l’operazione di macinatura è più lunga rispetto al tempo impiegato con un dispositivo elettronico.
- macinacaffè elettronico: si tratta di un macchinario che per funzionare deve essere collegato alla presa di corrente. Solitamente, i dispositivi in grado di tritare più alimenti sono formati da lame in acciaio inox, con le quali il cibo viene a diretto contatto una volta inserito all’interno del contenitore. Questo componente è generalmente in plastica rigida trasparente, e consente di visionare il processo di tritatura, interrompendolo a piacimento. Nello stesso contenitore si troverà anche la miscela macinata, ottenuta alla fine del processo. Questi dispositivi consentono di regolare l’intensità e la velocità di macinatura, permettendo di effettuare un’operazione più rapida. Dalla capienza del contenitore dipende la capacità di contenimento dei chicchi, e dunque la quantità di semi di lino che sarà possibile tritare. Solitamente, la grandezza massima di questi elementi è di 250 grammi.
Quanto costano?
Il costo dei macinacaffè con cui è possibile macinare anche semi di lino è generalmente molto basso. Infatti, si tratta dei dispositivi che appartengono alla fascia di prezzo minore, anche in virtù del fatto che non sono specifici per la sola tritatura dei chicchi di caffè. I macinacaffè manuali, dal funzionamento basico e dalle prestazioni elementari, hanno un costo di partenza di 15 euro. Il prezzo dei modelli elettronici varia tra i 20 e i 50 euro. In questo caso, la cifra di acquisto sarà influenzata da una serie di funzionalità aggiuntive di cui potrebbe essere dotato il dispositivo, come lo spegnimento automatico o la possibilità di selezionare diversi livelli di macinatura.