In Italia, il caffè è molto più che una bevanda. Che sia fonte di ricarica energetica al mattino, per ingranare con il piede giusto e far fronte agli incarichi della giornata, o una pausa rigenerante, il caffè è parte della nostra tradizione. Per questo motivo, siamo molto esigenti e desideriamo il massimo della qualità da questa bevanda. L’acquisto del macinacaffè, dunque, si configura come indispensabile per soddisfare le nostre aspettative in termini di gusto e aroma della bevanda. Infatti, utilizzando una miscela istantanea per la preparazione del nostro caffè, saremo sicuri di valorizzare appieno la sua intensità e cremosità caratteristiche. In questo articolo, in particolare, valuteremo cosa sono i macinacaffè con sistema di mole e da quali elementi sono composti. Inoltre, leggendo le recensioni degli acquirenti scopriremo quali aspetti positivi offrono. Infine, analizzeremo il prezzo a cui questi modelli sono disponibili sul mercato.
Cosa sono
Sebbene il macinacaffè sia uno strumento con il medesimo scopo, in commercio esistono numerose varianti, pensate per adattarsi a utilizzi e consumi molto diversi tra loro. Questo dispositivo serve a tritare al momento i chicchi di caffè, per poter ottenere una macinatura fresca e fortemente aromatica. Quest’ultima risulta di maggior qualità poiché i tempi di conservazione sono fortemente ridotti e non ne compromettono le caratteristiche organolettiche. Vediamo in base a quali elementi è possibile distinguere diversi modelli di tali prodotti.
- Manuale o elettrico? Innanzitutto, è fondamentale operare una distinzione tra modelli molto antichi, le cui radici affondano nel XXVII secolo, il cui funzionamento è totalmente manuale, e modelli più tecnologici, composti da elementi meccanici e motore elettrico.
- Lame o macine? La macinatura avviene in due diverse modalità a seconda del componente tritante. Nel primo caso, un movimento di rotazione scaraventa i chicchi contro le pareti del contenitore fino alla loro completa macinatura. Con le macine, invece, il processo risulta più dolce e meno stressante: i chicchi sono pressati fino a raggiungere la consistenza desiderata.
- Capacità di contenimento: se siete alla ricerca di dispositivi che vi permettano di macinare una quantità di caffè da impiegare immediatamente, una capienza di 50 grammi risulterà più che sufficiente per soddisfare il vostro fabbisogno. Se, invece, desiderate conservare il caffè macinato, dovrete optare per prodotti più capienti. Nel caso dei macchinari professionali, la capacità di contenimento raggiunge i 4 kg.
Come funziona
Il macinacaffè può inoltre offrire due diversi meccanismi di levigatura: macine di coltelli o mulini di mole. Nel primo caso, si tratta dei componenti più economici, a cui corrisponde però una minor efficienza nella lavorazione del chicco, il cui aroma potrebbe risultare compromesso. Solitamente, questi dispositivi risultano multitasking, poiché consentono di tritare anche altri alimenti, oltre ai grani di caffè. Il loro acquisto, dunque, è consigliato per chi è alla ricerca di uno strumento versatile, che non desidera specificatamente ottenere una miscela pregiata. In caso contrario, sarà necessario optare per i macinacaffè con sistema di mole. Si tratta dei dispositivi dotati di macine, pensati esclusivamente per la tritatura del caffè, che preservano i grani da surriscaldamento e riduzione delle proprietà ed essenze tipiche.
Opinioni
Secondo gli utenti che hanno testato tali modelli, tra i vantaggi e gli svantaggi offerti dai macinacaffè con sistema di mole ci sono:
- regolazione del grado di macinatura, ossia la scelta della granulometria della nostra miscela. Questo fattore è molto importante perché ogni particolare preparazione di caffè richiede l’impiego di una macinatura dalla precisa consistenza. Nel caso del caffè espresso, ad esempio, la miscela dovrà essere molto sottile, quasi impalpabile. Per il caffè americano, invece, sarà necessario utilizzare una macinatura grossolana. Come è possibile regolare la granulometria nei macinacaffè con sistema di mole? Sarà sufficiente spostare manualmente le mole, in modo da avvicinarle o separarle e dare alla miscela lo spessore voluto;
- pulizia: un’operazione fortemente necessaria per evitare che gli oli sprigionati dai chicchi possano irrancidire è la pulizia dei diversi componenti del dispositivo. Questa fase può essere più o meno pratica, a seconda delle caratteristiche del modello. I dispositivi con componenti staccabili sono lavabili in modo semplice e veloce, mentre gli altri richiedono un intervento più paziente.
Quanto costa?
Il prezzo di questi dispositivi è estremamente variabile. Infatti, esistono macchinari dotati di mole con un costo estremamente basso. In questo caso, si tratta dei macinacaffè manuali, disponibili intorno ai 15-20 euro. Si tratta di cifre molto economiche poiché il funzionamento di questi strumenti è decisamente basico ed elementare. Infatti, esso risulta più lento rispetto ai modelli elettronici, ed è consigliato per uso irregolare. Se si desidera acquistare invece un prodotto dalle prestazioni più rapide, per impiego regolare e frequente, si dovrà optare per modelli elettronici, il cui costo varia tra i 30 euro e può raggiungere anche i 300 euro, in caso di modelli professionali. Il costo, ovviamente, influenzerà la potenza del dispositivo, oltre che la presenza di una serie di opzioni aggiuntive, tra cui lo spegnimento automatico o il sistema di termoregolazione.