Sei un vero amante del caffè, che non rinuncia a questa bevanda a colazione o per ritagliarsi un momento di pausa dagli impegni della giornata? In questo articolo analizzeremo le funzioni di macinacaffè e macinadosatore, due strumenti indispensabili per rendere il gusto e l’aroma del caffè preparato a casa assolutamente imbattibili. Infatti, grazie a questi dispositivi è possibile preparare una miscela di qualità top, che sprigiona appieno l’essenza dei chicchi di caffè. In particolare, capiremo quali sono le differenze tra questi dispositivi e in quale caso l’acquisto di uno è preferibile all’altro. Infine, valuteremo i costi di queste due tipologie di macchinari, analizzando anche il rapporto qualità prezzo offerto.
Cosa sono
L’aspetto comune a macinacaffè e macinadosatore è lo scopo di questi apparecchi, che consiste nella tritatura dei chicchi di caffè al fine di ottenere una macinatura fresca e istantanea. La miscela preparata risulta di maggior pregio rispetto ai prodotti già pronti, acquistati nei negozi, poiché le tempistiche di conservazione sono ridotte e non compromettono in alcun modo le proprietà organolettiche della macinatura. Scopriamo ora nel dettaglio in cosa si differenziano questi due prodotti.
- Macinacaffè: si tratta di un dispositivo composto da un unico contenitore, all’interno del quale vengono riversati i grani di caffè da sottoporre all’operazione di tritatura. I chicchi sono macinati venendo direttamente a contatto con le lame e la miscela pronta si trova all’interno dello stesso contenitore.
- Macinadosatore: è un apparecchio dotato di due contenitori: campana e dosatore. Il primo è quello all’interno del quale va inserita la quantità di chicchi da macinare. All’interno del secondo, invece, viene restituita la miscela pronta, dopo essere stata tritata. Solitamente, questi dispositivi sono dotati di macine, che sminuzzano i grani esercitando una pressione che consente di frantumarli fino ad ottenere la macinatura della consistenza desiderata. Oltre alla funzione di tenere separati chicchi di caffè e miscela all’interno di due contenitori distinti, questo dispositivo consente di dosare la quantità di grani da macinare. Si tratta di un aspetto particolarmente importante, in virtù del fatto che è consigliabile tritare solo il quantitativo di chicchi volto a soddisfare il nostro fabbisogno, anziché conservare la macinatura. In particolare, il macinadosatore consente di dosare la macinatura attraverso tre modalità: manuale, automatica, arresto e avvio automatico. Nel primo caso, l’utente regola il quantitativo di miscela di cui necessita, interrompendo la procedura di macinatura manualmente. Nel secondo caso, invece, basterà impostare la quantità di macinatura e attendere che il macchinario effettui l’operazione in maniera automatica. Infine, nel terzo caso, quando la miscela raggiungerà una soglia inferiore a un quantitativo preimpostato dall’utente, l’apparecchio riprenderà automaticamente a macinare i chicchi.
Quale scegliere
In quali casi è preferibile optare per il macinacaffè?
- Operazioni multitasking: se si è alla ricerca di un prodotto non specificatamente progettato per macinare unicamente i chicchi, ma anche altri tipi di cibi, il macinacaffè sarebbe da preferirsi al macinadosatore. Infatti, la presenza delle lame garantisce la possibilità di preparare creme, pesto, passate, avvalendosi dei componenti tritanti per sminuzzare erbe aromatiche, verdure e semi.
- Uso casalingo: se si è alla ricerca di un dispositivo senza eccessive pretese, per un utilizzo basico e che svolga funzioni elementari, si potrà optare per il macinacaffè.
L’utilizzo del macinadosatore, invece, è indicato per chi gestisce un’attività commerciale nel settore della ristorazione e necessita di un dispositivo professionale e altamente performante, dotato di funzionalità aggiuntive che possano agevolare il lavoro, semplificando e velocizzando la preparazione delle bevande.
Quanto costano?
Il costo dei macinacaffè va considerato in relazione alla specifica tipologia di cui si sceglie di avvalersi. Infatti, possiamo distinguere tra diverse fasce di prezzo. I modelli più economici hanno un costo di partenza di 20 euro e non superano i 40 euro. Questi dispositivi offrono funzionalità basiche, anche se bisogna tenere in considerazione che la qualità della miscela può non essere eccellente per via della modalità di macinatura stressante. Se si è alla ricerca di macchinari più performanti, è necessario valutare modelli con un costo più elevato, a partire dai 60 euro. Tra le caratteristiche aggiuntive di cui sono dotati questi apparecchi ci sono lo spegnimento automatico, che arresta il dispositivo quando è inutilizzato, e le macine, che consentono di effettuare un processo di tritatura più delicato e rispettoso dei chicchi. I macinadosatori per uso professionale, invece, hanno un costo di partenza che si aggira intorno ai 300 euro e può raggiungere i 1000 euro. Nonostante il prezzo decisamente alto, si tratta di un buon investimento in termini di qualità, in quanto l’utilizzo di tali prodotti assicura il massimo delle prestazioni e della durata, grazie a componenti di grande pregio. Tra le opzioni aggiuntive assicurate dai macinadosatori ci sono la possibilità di selezionare il livello di granulometria, scegliendo tra numerose alternative a disposizione. Ciò consente di ottenere una miscela specifica per ogni tipo di bevanda, come espresso, americano o french press. Inoltre, i macinadosatori sono dotati di sistemi di raffreddamento che impediscono il surriscaldamento delle componenti interne del macchinario.