Iniziare la giornata con la giusta carica è fondamentale per portare a termine tutti gli impegni della vita quotidiana. L’energia e il buon umore offerti da una ottima tazza di caffè sono sicuramente un valido alleato contro lo stress e la frenesia che a volte caratterizza la nostra vita. Se amate fare colazione al bar tutte le mattine, perché credete che non possa esserci un caffè preparato in casa che sia all’altezza, questo articolo potrebbe farvi ricredere. Infatti, nei paragrafi seguenti analizzeremo il funzionamento e le caratteristiche del macinacaffè, soffermandoci sui modelli più adatti per un uso sporadico e irregolare.
A cosa serve
Perché è consigliato l’uso del macinacaffè nella preparazione della nostra bevanda? Come per qualsiasi alimento, tempistiche di conservazione eccessivamente lunghe ne compromettono gusto e intensità. Quindi, una miscela di caffè già macinato in precedenza risulterà decisamente meno saporita e aromatica rispetto alla macinatura i cui chicchi di caffè sono stati tritati al momento, avvalendosi di questo dispositivo. L’utilizzo dello strumento è semplicissimo: basta inserire i grani nell’apposito contenitore e azionare le lame o le macine, che procederanno alla macinatura fino a compimento dell’operazione. A seconda delle esigenze dell’utente, sono presenti sul mercato modelli con contenitori più o meno capienti, azione automatica o manuale e dispositivo per utilizzo professionale.
Modelli
In generale, possiamo distinguere tra due principali tipologie di macinacaffè, quelli elettronici e quelli manuali. Vediamo insieme le loro caratteristiche.
- Macinacaffè elettronici: si tratta dei prodotti di più recente fabbricazione, che per funzionare necessitano di essere collegati a una presa di corrente. La loro azione è più rapida; per questo, si tratta di macchinari indicati per chi ne fa un uso regolare e frequente a livello domestico. Nella scelta di questi modelli, bisognerà prendere in considerazione una serie di aspetti, tra cui la potenza del dispositivo, che si riferisce alla velocità con cui viene effettuata l’operazione di tritatura ed è espressa in watt. Questo valore, inoltre, è indicativo del consumo elettrico del macinacaffè, e permette dunque di capire quanto il suo impiego inciderà sui costi in bolletta. Tra gli altri aspetti da valutare ci sono le funzionalità aggiuntive, come lo spegnimento automatico, l’azione multifunzione, che consente di tritare altri alimenti, oltre ai chicchi di caffè, e quanti diversi livelli di macinazione consente di ottenere tale prodotto.
- Macinacaffè manuali: si tratta dei modelli più antichi disponibili in commercio, le cui radici affondano addirittura al XVII secolo. Il loro funzionamento è manuale poiché, al fine di azionare le macine, è necessario che l’utente ruoti la manovella situata al di sopra del macchinario, arrestando il processo di macinatura una volta ottenuta la consistenza desiderata, più idonea per il tipo di caffè che si intende preparare. In commercio sono disponibili strumenti di diversi materiali, che si richiamano per linee e stile ad epoche diverse. I macinacaffè dal gusto classico sono realizzati in legno e metallo, ma esistono anche modelli in latta o bachelite, dalla struttura più originale ed eccentrica. In tal modo, ogni specifico prodotto si adatta perfettamente a personalità e abitazioni tra loro molto diverse.
Quale scegliere
Scopriamo ora quali caratteristiche deve possedere il perfetto modello di macinacaffè, adatto per un utilizzo sporadico, analizzando anche quali modelli escludere dalle proprie possibilità di scelta, in virtù dell’irregolare frequenza di utilizzo.
- Macinacaffè manuale: si tratta del dispositivo più indicato per chi non è intenzionato ad utilizzare quotidianamente e frequentemente tale strumento. Infatti, è il prodotto più basico e risulta molto semplice da utilizzare, nonostante la velocità di macinatura risulti meno rapida rispetto ai macchinari elettronici. Questo fattore, comunque, non rappresenta un problema, considerato il tipo di impiego che si è intenzionati a fare del macinacaffè.
- Capienza del contenitore: in commercio esistono modelli con contenitori di diversa capienza. Per i prodotti destinati ad uso casalingo, questa oscilla tra i 50 e i 400 grammi, mentre raggiunge anche i 4 kg per macchinari destinati ad uso professionale. Nel caso di un macinacaffè per utilizzo sporadico, sarà sufficiente acquistare un modello il cui contenitore abbia una capienza minima, poiché si presuppone che non abbiamo necessità di macinare ingenti quantità di chicchi di caffè.
- Costo: visto l’uso irregolare del macinacaffè, potremo optare per uno dei modelli più economici. In questa fascia di prezzo rientrano prodotti con un costo minimo di 15 euro, ma che possono raggiungere anche 40 euro. Gli strumenti meno cari in assoluto sono rappresentati dai macinacaffè manuali, per via dei materiali basici da cui sono costituiti. In ogni caso, il basso costo non compromette la qualità del macchinario, perfettamente idoneo a soddisfare le nostre esigenze.
- Prestazioni: potremo scegliere un modello dal funzionamento elementare, che non offra particolari funzionalità aggiuntive. Per la stessa ragione, non sarà necessario acquistare un dispositivo particolarmente tecnologico.
I modelli da evitare categoricamente per chi è alla ricerca di un macinacaffè per uso sporadico sono quelli pensati per uso casalingo, ma che garantiscono prestazioni professionali. Si tratta infatti di prodotti troppo elaborati per le nostre necessità.