Se siete veri amanti e appassionati del caffè, il macinacaffè è uno strumento di cui non potrete fare a meno. Iniziare la giornata con il piede giusto, facendo il pieno di energia per affrontare gli impegni quotidiani, passa per una buona dose di caffè. Allo stesso modo, gustare questa bevanda rappresenta un’occasione di convivialità e ricarica a ogni ora del giorno. Ricorrendo al dispositivo che consente di tritare i chicchi di caffè al momento, sarà possibile ottenere una miscela che permetta di preparare una bevanda dal gusto corposo, pieno e intenso. Infatti, i grani appena macinati sono in grado di sprigionare appieno il loro aroma. Per questo, il macinacaffè è uno strumento che consente di potenziare e valorizzare al massimo tutte le qualità di un buon caffè. Non solo: tale macchinario consente anche di preparare una miscela dalla consistenza personalizzata, adatta alla preparazione di determinate tipologie di caffè. In questo articolo scopriremo di più su tale funzione.
Come funziona
In questo paragrafo scopriremo come è possibile selezionare e ottenere miscele di consistenza diversa, a partire da una granulometria sottile e polverosa, fino ad arrivare a una miscela più grossolana. Prima di tutto, è necessario distinguere tra due principali tecniche.
- Tritatura manuale: questo processo può essere realizzato sia ricorrendo al macinacaffè manuale che a quello elettronico. Di solito, si tratta di una tipologia di operazione svolta dagli strumenti più basici, pensati per uso domestico. In questo caso, la granulometria della miscela sarà determinata dal tempo di macinatura dei chicchi di caffè. Nello specifico, nel caso dello strumento manuale basterà procedere a roteare la manovella per un tempo sufficientemente lungo ad ottenere la consistenza desiderata, visionando periodicamente il contenuto all’interno del cassettino. Nel caso del macinacaffè elettrico, invece, sarà necessario tenere premuto l’interruttore di avvio delle lame fin quando i chicchi non risulteranno della giusta granulometria. L’operazione potrà essere osservata grazie al contenitore in materiale trasparente, all’interno del quale sono inseriti in grani di caffè a contatto con le macine.
- Miscelatura automatica: questa tecnica è utilizzabile esclusivamente facendo ricorso a una determinata tipologia di macinacaffè. In questa categoria rientrano i dispositivi più avanzati e costosi, che consentono di macinare i chicchi di caffè in maniera del tutto automatizzata. Quindi, basterà inserire i grani all’interno del contenitore e selezionare il livello di macinatura desiderato. Alcuni macinacaffè professionali consentono addirittura di scegliere tra 999 consistenze diverse. Dopo aver premuto il tasto di avvio, basterà aspettare che il macchinario compia automaticamente l’operazione, di solito in pochi secondi.
Granulometria
La granulometria indica la grandezza dei chicchi di caffè tritati. Perché è così importante utilizzare la miscela della giusta consistenza nella preparazione dei vari tipi di caffè? Da ciò dipende la qualità e il gusto della bevanda ottenuta. Infatti, la granulometria è un requisito indispensabile per una corretta estrazione e dispersione dei componenti della bevanda. Possiamo distinguere tra tre diverse consistenze:
- macinatura fine, è la consistenza più sottile che possiamo ottenere. Sostanzialmente, si tratta di caffè in polvere. Tuttavia, ci sono degli accorgimenti che dobbiamo adottare. Se la macinatura fosse eccessivamente fine, all’acqua occorrerebbe troppo tempo per passare attraverso la polvere di caffè. Ciò consentirebbe di estrarre sia le sostanze positive che quelle negative. In questo caso, se l’acqua rimanesse troppo a contatto con il caffè si rischierebbe di ottenere una bevanda dal sapore bruciato e amarognolo;
- macinatura media, si tratta di un livello di tritatura intermedio. In questo caso, la consistenza della miscela è sabbiosa e viene utilizzata per la preparazione del caffè con la moka, le macchine filtro o French Press.
- macinatura grossa, ovvero una consistenza grossolana, particolarmente adatta per la preparazione del caffè americano, meno concentrato e più diluito. In questo caso, bisogna porre attenzione alla granulometria per evitare che la miscela risulti troppo grossa. Infatti, se così fosse l’acqua passerebbe troppo in fretta senza assorbire la giusta quantità di sostanze e proprietà del caffe. Quindi, si otterrebbe una bevanda acquosa, poco corposa e dal sapore poco intenso.
Ricette e consigli
Come capire qual è il perfetto livello di macinatura per la preparazione dell’espresso? Riportiamo la preziosa e utile regola dei 25 secondi. Questa teoria afferma che quando prepariamo il caffè con una macchina da espresso professionale, la bevanda può considerarsi estratto adeguatamente se ne viene estratta una tazzina in un arco di tempo compreso tra 22 e 25 secondi. L’espresso ottenuto dovrebbe presentare le seguenti caratteristiche:
- cremosità e corposità;
- color nocciola e sfumature più scure;
- aroma intenso e avvolgente;
- profumo inebriante e caratteristico.
Inoltre, è importante considerare che per ottenere questo risultato la miscela non deve essere solo macinata bene, ma anche pressata a regola d’arte. Un ulteriore consiglio importantissimo è la pulizia periodica del macinacaffè, perché a lungo andare i chicchi rilasciano tracce di grasso che danno alla miscela un cattivo sapore. Per questo, è importante ricorrere ad appositi detergenti e igienizzare tutti i componenti del macchinario.