Stai per acquistare un macinacaffè o ne hai appena acquistato uno, ma non conosci ancora tutte le informazioni utili sull’utilizzo e le operazioni di manutenzione di questo dispositivo? Affinché la durata del nostro macchinario e la sua funzione possano rimanere eccellenti nel corso di ripetuti utilizzi, è fondamentale conoscere gli accorgimenti e le pratiche utili da mettere in pratica. In questo articolo, quindi, forniremo una semplice e utile guida, incentrata sul processo di sostituzione delle macine. Cosa sono e a cosa servono le macine? Perché si usurano? A quanto tempo ammonta la loro durata? Nei seguenti paragrafi risponderemo a questa e ad altre domande.
Caratteristiche e dettagli
In questo primo paragrafo comprenderemo cosa sono e a cosa servono le macine del macinacaffè. Si tratta di elementi fondamentali, poiché sono responsabili dell’azione tritante del dispositivo. I macchinari sono dotati di due macine, che possono essere realizzate in acciaio inox, titanio o ceramica, a seconda dello specifico modello. Le macine tritano i chicchi di caffè esercitando una forte pressione su di essi, tale da frantumarli e sminuzzarli progressivamente, riducendoli nella miscela della consistenza desiderata. I dispositivi più economici in commercio possono essere dotati di lame, anziché di macine. La loro azione tritante, tuttavia, risulta di qualità inferiore per via dell’eccessivo stress cui sono sottoposti i grani durante la fase di macinatura. Per questo, le macine sono presenti all’interno di:
- macinacaffè professionali, progettati per l’utilizzo da parte delle attività commerciali del mondo della ristorazione, come bar, caffetterie, ristoranti e alberghi;
- macinacaffè per uso casalingo altamente performanti, più costosi dei modelli dotati di lame, ma anche più efficienti.
Quali sono i pregi delle macine e perché dovremmo preferirle agli apparecchi con lame?
- Qualità della macinatura: le lame tritano i chicchi per mezzo di un moto rotante, che li scaraventa violentemente contro le pareti del contenitore. Questa operazione, combinata con l’acciaio inossidabile con cui le lame sono realizzate, che si può facilmente surriscaldare, provoca una riduzione delle proprietà organolettiche della miscela, che compromette la resa finale della nostra bevanda. Il processo di tritatura svolto dalle macine, invece, risulta decisamente più delicato e rispettoso. Inoltre, per ovviare al problema del surriscaldamento, si può ricorrere a macine in ceramica.
- Livello di macinatura: la granulometria della miscela è determinante per la specifica tipologia di caffè che desideriamo preparare. Le modalità di realizzazione di macinature di consistenze diverse sono variabili. Nel caso dei macchinari con lame, questo processo è più difficile poiché dovrà avvenire in maniera del tutto manuale. L’utente, visionando l’operazione, dovrà interrompere la tritatura quando riterrà di aver ottenuto la granulometria desiderata. Utilizzando i modelli dotati di macine, invece, sarà possibile eseguire tale procedura in maniera del tutto automatica. Infatti, regolando lo spazio tra le due macine, sarà possibile selezionare la consistenza della miscela: minore sarà l’intervallo e più sottile risulterà la macinatura; al contrario, aumentando la distanza, la miscela prodotta sarà maggiormente grossolana.
Quando sostituirle?
Come ogni strumento utilizzato su base regolare e frequentemente, anche le macine del macinacaffè sono soggette ad usura. Come si fa a capire quando è il momento di acquistare dei pezzi di ricambio e procedere alla loro sostituzione? In linea di massima, possiamo basarci sulle tempistiche che prevedono la durata del loro funzionamento. In questo caso dovremo distinguere tra due differenti forme di utensili: conica e piatta.
- Macine coniche: si tratta di strumenti dalla forma più ampia, che grazie alla loro larghezza sono in grado di macinare nello stesso momento un più numeroso quantitativo di chicchi di caffè. La velocità di tritatura, tuttavia, è ridotta. In tal modo, si conduce un’operazione di macinatura più delicata, che non inficia in alcun modo le proprietà dei grani. Infatti, la migliore miscela di caffè viene ottenuta tramite l’utilizzo di macine a forma di cono. Anche la loro durata è notevole: si stima che questi strumenti possono tritare fino a 1000 kg di caffè prima di usurarsi e necessitare di essere sostituiti. Queste caratteristiche perfomanti sono rispecchiate dal prezzo più alto: i pezzi di ricambio costano in media sui 130 euro.
- Macine piatte: questi utensili hanno una forma più piccola, ma una velocità di macinatura maggiore. Essa, dunque, compromette, seppur in minima parte, la qualità della miscela, essendo l’operazione di tritatura maggiormente stressante per i chicchi di caffè. Il costo di questi strumenti è inferiore rispetto alle macine coniche: il prezzo dei pezzi di ricambio ammonta in media sui 60 euro. Anche la loro durata, tuttavia, è ridotta. Infatti, si stima che le macine piatte consentano di tritare in media 500 kg di caffè.
Accorgimenti e consigli
Al di là della durata standard, è importante comprendere che l’utilizzo e la manutenzione del nostro apparecchio incidono molto sulla durata delle macine. Un campanello d’allarme che potrebbe indicare che è giunta l’ora di sostituire questi componenti è rappresentato da una macinatura non omogenea. Tra le accortezze da seguire, c’è quella di sottoporre il macinacaffè a un’accurata pulizia regolare, per preservare il funzionamento e l’efficienza di tutti gli elementi del dispositivo.